Quotidiano

Il dilemma delle superiori, la mia esperienza.

Carissimi lettori bentornati!

Oggi volevo parlarvi un po’ della mia esperienza personale riguardo la scelta delle superiori e di tutto ciò che ne è conseguito.

Inizio con il dire che fino a dieci giorni prima dalla scadenza per iscriversi, ero indecisa. Fondamentalmente ero confusa dal fatto che avevo una professoressa di matematica eccezionale ed una d’italiano che aveva veramente poca voglia di fare qualsiasi cosa. Io ho sempre avuto questa passione innata per la scrittura e da quando ero piccola dicevo agli altri che sarei andata al classico. Ora, a pochi giorni dalla scadenza mi chiedevo cosa dovessi fare, non credevo più di essere portata per il classico, a dire il vero non credevo proprio in niente, avevo solo tanta rabbia e una voglia immane di non rientrare mai più in una scuola. Bisogna premettere il fatto che io non mi trovavo benissimo, certo, lì avevo la mia migliore amica, con cui tutt’ora ho lo stesso rapporto, ma con tutto che io sono una persona socievole, aperta e vivace non riuscivo ad andare d’accordo con gli altri miei compagni, le ragazze erano oche sghignazzanti e i ragazzi erano sempre pronti ad assecondarle, un teatrino orrendo. Inoltre stavo attraversando un momento bruttissimo della mia vita, per vari motivi personali e nessuno riusciva realmente a capirmi, alcuni neanche ci provavano ma parlavano comunque, ovviamente, farsi gli “affaracci” propri è una dote che l’essere umano ha perso nel tempo. Comunque, sta di fatto che volevo svoltare pagina, volevo che si aprisse un nuovo capitolo della mia vita, non tutto va rose e fiori ma adesso ero stufa delle spine. In matematica avevo la media del 9,5 e per essere alle medie, come ben saprete è una media piuttosto alta. Considerando che avevo una media brillante solo in questa materia, pensavo di essere portata per lo scientifico, nelle altre arrivavo massimo ad otto ma comunque non scendevano mai sotto il sette. Anche se attraversavo questo brutto periodo negli scritti prendevo voti alti, negli orali no perché non riuscivo a concentrarmi e quindi andava sempre a finire che dopo una lettura veloce chiudevo il libro.

Così, presa una decisione di cui non ero convinta neanch’io andai da mia madre e le dissi:

 Mamma, senti, ho deciso, vado allo scientifico, mi piace la matematica e sono portata per le materie scientifiche e di certo non ho voglia di fare da grande un lavoro tipo l’avvocato. Ricordo che mia madre mi guardò incerta, l’aveva capito subito che neanch’io ero convinta e allora disse: Tesoro, evita di farti influenzare dai professori, se in matematica ottieni risultati migliori che in italiano, non pensi sia per il fatto che magari la prof di mate è più coinvolgente e quella di italiano non ha voglia di vivere? Non ti piace leggere? Non ti piace scrivere? Se ti piace la matematica anche al classico si fa, anche scienze si fa, non è detto che devi andare allo scientifico basandoti sui voti. Quando pensi al liceo in cui vuoi andare cerca di proiettarti sui libri di cui ti interesseresti anziché di quelli che leggeresti velocemente.

E quindi? Ero confusa. Mi chiedevo cosa dovessi fare. Lo scientifico era per me la luce alla fine del tunnel e consideravo il classico troppo pesante. Latino e Greco, mi dicevo, sono INSOSTENIBILI, avrei dovuto studiare tutto il giorno e non avrei più avuto una vita sociale. Alla fine decisi di andare all’Open Day del liceo classico della mia città. Me ne innamorai, era una scuola proprio bella ed entrare mi diede subito una sensazione di benessere, mi sembrava di essere entrata in un’università.

Il latino sapevo che mi piaceva, adoravo il mito e l’epica #omeroforever, in letteratura era già abbastanza ferrata grazie alla mia libreria personale, inglese, scienze, matematica, storia e geografia, cose fatte e rifatte, non avrei avuto problemi. E il greco? Tutti mi dicevano che era più bello del latino, quindi mi decisi, sarei andata al classico.

Ora sono a metà del primo anno e mi metto quasi a ridere quando pensavo a tutta la paura che ci infondono parlando di questo corso di studi. Io sono molto brava, ho la media dell’otto, non sono un genio e studio un’ora/due ogni pomeriggio. Meno di quanto studiavo alle medie. Sono felice e mi sento rinata. E qua uno pensa, addirittura? Si, studio tutte cose che mi piacciono e mi sembra quasi di leggere uno di quei libri con cui a volte trascorro il pomeriggio. E vi assicuro che quando la scuola non vi viene pesante è tutto più leggero. L’unico consiglio che vi voglio dare e di scegliere sempre tra il liceo classico o lo scientifico, tanto ormai per qualsiasi lavoro bisogna fare l’università quindi questi sono i licei che preparano meglio per affrontarla.

Io devo dire che da quando sono al classico non ho più difficoltà a memorizzare gli orali tanto che ascolto solo la spiegazione dei prof ( che per la cronaca non sono apatici come dicono i prof delle medie ma anzi sono più gentili di loro ), ripasso dagli appunti e ho finito lì.

Se credete che la strada che avete scelto non è la giusta per voi non esitate a cambiarla, un piccolo cambiamento può stravolgere tutta la vostra vita.

Un abbraccio dalla vostra Flavia💘