Libro,  Recensione

Miss Billy di Eleanor H. Porter, recensione.

Autrice: Eleanor H. Porter
Titolo: Miss Billy
Traduttrice: Federica Franceschelli
Pagine: 310
Anno di pubblicazione in lingua originale: 1911
Anno di pubblicazione in italiano: 2019
Casa Editrice: Cigno Nero
Collana: Gli indimenticabili
Genere: Narrativa classica, Romanzo rosa
Prezzo: Cartaceo €14,90 ; Kindle €3,99

Trama

La loro vita scorre tranquilla e appagante, finché William non riceve una lettera: Billy, il figlio mai conosciuto di un caro amico d’infanzia, è rimasto orfano. Ha bisogno di un posto dove stare e di una famiglia, e l’unica persona a cui può rivolgersi è proprio William, l’uomo al quale deve il suo nome.

William Henshaw non può rifiutare una così accorata e straziante richiesta d’aiuto, soprattutto se arriva dal figlio del suo caro amico ormai morto, di cui non però non ricorda neppure l’esistenza. Non resta allora che avvertire Cyril e Bertram e preparare le stanze per l’arrivo di Billy.

C’è solo un piccolo problema: nessuno di loro ha ancora capito che Billy, in realtà, è una ragazza.

William Henshaw ha quarant’anni, è vedovo e vive in una grande villa insieme ai suoi fratelli minori, entrambi scapoli impenitenti: il gelido e sarcastico Cyril, pianista di fama internazionale, e Bertram, scapestrato pittore ribelle.

«Chi non avrebbe pensato che fosse un ragazzo?» s’intromise Cyril. «Si chiama Billy! Riesci a dirmi per quale motivo un uomo sano di mente chiamerebbe una ragazza Billy?»

Recensione

Ho deciso di acquistare Miss Billy nell’esatto momento in cui i miei occhi si ci sono posati sopra. Dal punto di vista estetico, come potrete ben vedere, è a dir poco stupendo e dunque faccio i miei complimenti alla Cigno Nero che ha saputo valorizzare il romanzo strepitosamente.

Devo dire che mi è piaciuto tantissimo e che ha superato le mie aspettative. Attualmente non sono una patita dei classici, siccome molto spesso abbiano note drammatiche sebbene siano molto significative. Il romanzo ha tutto fuorché note drammatiche e di note se ne parla parecchio, tra l’altro lo stile semplice e scorrevole ha reso la lettura molto rilassante ma pur sempre intensa. In Miss Billy ho visto qualcosa di diverso, seppur orfana non si abbatteva per la sciagura che aveva vissuto ma anzi cercava di andare avanti con intraprendenza e sorridendo al mondo. Tra le pagine vi si coglie l’ironia “pulita”, ossia quella non volgare, che non lancia allusioni ma che fa ridere di gusto, tipica dei classici. Il malinteso iniziale sul fatto che il nome lasciava intendere che la Billy in questione fosse un maschio fa si che i fratelli siano colti dalla sprovvista. I tre fratelli, infatti, ognuno con il suo modo di essere, si ritrova a dover accettare l’idea che una ragazzina disturbi la quiete a cui sono abituati. C’è chi lo accetta senza problemi e chi invece non è vuole proprio sapere. La bellezza della nostra Billy, seppur esteriore, si vede anche qui, perché nella sua breve permanenza riesce a instaurare rapporti profondi con ognuno di loro ma comunque diversi. Riesce a legarsi a Cyril grazie alla loro condivisa passione per la musica, a Bertram facendogli provare emozioni fino ad allora sconosciute ed infine a William che la vede come quel figlio che non ha avuto la possibilità di crescere. Insomma, riesce a entrare nel cuore di tutti e a causa di un malinteso causato da Kate, sorella degli Henshaw, se ne andrà da quella che ormai è divenuta casa sua, lasciando un vuoto nei tre fratelli che cercheranno invano di riportarla a casa. Ma come ben sappiamo, le storie ci riservano sempre un finale inaspettato capace di far battere qualsiasi cuore. Ebbene, come finisce la storia della nostra Miss Billy? Vi invito a leggerlo, e sappiate che il lieto fine è proprio dietro l’angolo.

Valutazione

5/5⭐